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Valzer dell assurdo Come si fa a smontare un porto

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In data di ieri 6 marzo 2018 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dal Ministero dei beni e delle attivit culturali e del turismo e dalla Soprintendenza archeologia belle

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07 Marzo 2018

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In data di ieri 6 marzo 2018 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dal Ministero dei beni e delle attivit culturali e del turismo e dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio contro il Comune di Otranto per lo smontaggio invernale del porto turistico realizzato dal Comune grazie ad un finanziamento regionale e comunitario che fornisce ospitalit a 260 posti barca con pontili attrezzati dei servizi necessari Esprime perplessit il Sindaco Pierpaolo Cariddi Ognuno continua ad operare per compartimenti stagno e solo a noi Sindaci viene affidato il compito di comporre tutti gli interessi collettivi Come si fa a smontare un porto Stiamo parlando di 42 elementi lunghi 12 m larghi 3 m che posti a terra definiscono un ingombro equivalente ad un palazzo di 400 mq per una altezza di 9 m come quella di un edificio a tre piani Si tenga presente che tutte le reti dei servizi acqua energia elettrica e antincendio dopo lo smontaggio non saranno pi utilizzabili e dovranno essere sostituite e smaltite ogni anno Il Comune ha sviluppato un progetto di smontaggio e rimontaggio che stima il costo complessivo a 800 000 00 Euro annui Come accaduto per il progetto originario che prevede la presenza per 6 mesi in mare dei pontili anche quello di collocazione a terra per i restanti 6 mesi ha avuto bisogno delle relative autorizzazioni Ebbene questa soluzione di deposito a terra gi stata valutata negativamente dalla commissione paesaggistica che la ritiene di gran lunga pi impattante del mantenimento in mare dove i pontili sono invece disposti in maniera ordinata e a pelo d acqua la Capitaneria di Porto l ha considerata pregiudizievole per la sicurezza e per le operazioni portuali la Provincia ha affermato che con riferimento alla valutazione di incidenza sul Sito di Interesse Comunitario ivi presente preferibile il mantenimento in loco dei pontili in quanto le operazioni di smontaggio e rimontaggio gravano sugli habitat tutelati Quindi il mantenimento a mare non compatibile paesaggisticamente il deposito a terra non compatibile paesaggisticamente e genera maggiori impatti sull ambiente Quale soluzione allora si potr adottare Malgrado tutto noi vogliamo conservare lo spirito di ottimismo che ci contraddistingue e ci auguriamo che fino a novembre si possa trovare una soluzione concordata con la Soprintendenza conclude il primo cittadino di Otranto

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Ultimo aggiornamento: 07/03/2018, 11:53

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