Attraverso l'impiego di biocentraline, ad Otranto sarà possibile un maggiore controllo della qualità dell'aria

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E' stato finanziato dalla Provincia di Lecce, nell'ambito del piano triennale per l'Ambiente, un progetto che ha come obiettivo il controllo della qualità dell'aria nel Comune di Otranto, mediante l'impiego di biocentraline. Attraverso questo sistema, il controllo dell'inquinamento atmosferico e la rilevazione della qualità dell'aria sono affidati a metodi biologici che prevedono l'utilizzo di organismi viventi come bioindicatori. L'assessore all'Ecologia del Comune otrantino, Antonella De Donno, asserisce che "con questo progetto, che durerà tre anni, si vuole raggiungere l'obiettivo di ottenere un quadro completo della qualità dell'aria a Otranto attraverso la valutazione diretta degli effetti biologici misurati su organismi viventi sensibili ai contaminanti ambientali (biomonitoraggio)". Saranno utilizzate, in particolare, le piante come indicatori, in quanto, avendo scambi gassosi con l'ambiente molto superiori a quelli dell'uomo e degli animali ed una minor complessità dei sistemi di difesa (esclusione, detossificazione e riparazione), presentano una sensibilità maggiore nei confronti di molte sostanze inquinanti. Saranno impiegate specie vegetali diverse per vari inquinanti, quali Licheni bioaccumulatori di metalli pesanti, Brassica oleracea, Pinus silvestris o Pinus pinea bioaccumulatori degli idrocarburi policiclici aromatici, policlorobifenili e di metalli pesanti. Il sistema è stato studiato in maniera tale da fornire informazioni retroattive, poiché i sintomi biologici riscontrati sulle piantine possono essere rilevabili anche ad una certa distanza di tempo dall'episodio di inquinamento. Sarà installata una biocentralina costituita da un "cultivation set" di organismi bioindicatori e di bioaccumulatori, saranno eseguiti saggi tossicologici su terreno nudo e acque piovane (Vibrio fischeri, Selenastrum capricornutum, Lactuca sativa, Daphnia magna) e contemporaneamente sarà svolta un'indagine di rilevamento relativa alla biodiversità lichenica. "Il mantenimento di un sistema di controllo di questo tipo all'interno del Comune di Otranto", conclude l'assessore De Donno, "consentirà di conoscere lo stato qualitativo dell'aria atmosferica e quindi programmare, progettare e realizzare tutti gli interventi necessari a contenere il movimento e la diffusione degli inquinanti e/o ridurne la presenza a valori che non determinano rischi per la salute umana e per l'ambiente".

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