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Festa dei Santi Martiri di Otranto

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Otranto in questi ultimi giorni ha festeggiato i suoi Santi Martiri patroni della citt con una serie di celebrazioni civili e religiose Cinque giorni di festeggiamenti quest anno per

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19 Agosto 2013

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Otranto in questi ultimi giorni ha festeggiato i suoi Santi Martiri patroni della citt con una serie di celebrazioni civili e religiose Cinque giorni di festeggiamenti quest anno per commemorare la recentissima canonizzazione di Antonio Primaldo e Compagni Il 13 agosto come tradizione vuole il giorno dedicato alla commemorazione civile dell eccidio di Otranto Alle 19 45 le autorit civili e militari si sono date appuntamento presso il Palazzo Comunale e in corteo precedute dalla banda e dal gonfalone cittadino si sono recate al Seminario dove ad attenderle c era l Arcivescovo Mons Donato Negro e Mons Cacucci Sempre in corteo le autorit tutte con in testa il Sindaco Luciano Cariddi hanno raggiunto il piazzale antistante il Monumento Due agenti di polizia municipale hanno deposto una corona di fiori sulla base del Monumento davanti alla quale il Sindaco Cariddi si fermato per qualche istante Subito dopo il primo cittadino ha salutato i presenti e ha letto il suo discorso Eccellenza Reverendissima Sig Prefetto Autorit civili militari e religiose concittadini carissimi ed amici ospiti graditi rivolgo a voi un caloroso saluto felice di ritrovarci qui tutti insieme questa sera La Comunit raccolta in questo luogo e in questo giorno cos come fa da tempo immemore ricorda i fatti accaduti ad Otranto in quell agosto del 1480 Proviamo con un esercizio di memoria collettiva a rivivere quei tragici momenti che videro protagonisti i nostri concittadini Uomini e donne che amavano intensamente la loro Citt che erano fortemente legati alle proprie famiglie e ai propri valori giovani che come voi cari ragazzi desideravano la gioia l amore e una vita serena Gente operosa vissuta in pace che dovette improvvisamente imbracciare le armi a difesa della propria Patria Molti furono gli Eroi e caddero sulle mura Altri diventarono Martiri I superstiti infatti furono chiamati ad un gesto ancora pi eroico condotti sul Colle della Minerva scelsero la morte per non rinnegare la propria Fede La loro risposta fu una testimonianza di amore in Cristo resa da ciascuno con fierezza con una forza d animo che solo i Santi possiedono E tali i nostri Martiri furono da subito venerati Circa tre mesi fa in piazza San Pietro in mezzo a un popolo festante giunto il riconoscimento ufficiale Papa Francesco li ha elevati agli Onori degli Altari Alla nostra generazione stato concesso il privilegio di vivere questo storico momento raccogliendo la speranza dei nostri padri alimentata per oltre cinque secoli Ci siamo commossi nel vedere le Reliquie dei nostri Martiri baciate e strette al petto dal Papa a nobilitare in maniera eccelsa il sacrificio di quegli uomini semplici Oggi vogliamo ricordare quanti hanno profuso il proprio impegno per ottenere il riconoscimento definitivo dai Sindaci che mi hanno preceduto ai Vescovi che nel tempo si sono succeduti fino ai Pontefici che hanno dedicato le loro cure alla nostra Causa In particolare il mio pensiero oggi va a Giovanni Paolo II a Benedetto XVI e a Papa Francesco che hanno voluto imprimere un accelerazione decisiva al processo di Canonizzazione Ma sappiamo bene che ferma l intercessione dei Santi Martiri non avremmo facilmente vissuto la Festa della Santit senza l infaticabile impegno del nostro Arcivescovo Mons Donato Negro A Lei Eccellenza la Citt rivolge grata e con il cuore pieno di gioia il proprio ringraziamento chiedendoLe di voler continuare ad accompagnarla da Padre e da Pastore Viviamo una grande felicit ma avvertiamo ora anche un diverso e maggiore senso di responsabilit e consapevolezza per questo evento tanto atteso Quell antico gesto di Fede di coraggio e di testimonianza deve continuare ad informare il nostro vivere quotidiano Commemorarli ogni anno in questo giorno serve non certo a Loro assurti ormai alla Gloria di Dio ma a noi per non dimenticare il nostro passato le nostre radici i nostri veri sentimenti i soli che possono aiutarci a costruire un modello di Comunit sempre pi solidale La societ attuale interessata da profonde trasformazioni sociali che influenzano non poco il nostro modo di pensare e di agire S impone pertanto l individuazione di nuovi criteri di interpretazione culturale che possano ricostruire nei suoi tratti essenziali e connotativi il complesso contesto in cui viviamo Ma qualsiasi nuovo modello ha comunque necessit di fondarsi su basi solide costituite dai valori fondamentali che dobbiamo ricercare nella storia E i nostri Martiri sono la via migliore per recuperare il germe di una vita pi semplice pi solidale pi aperta all altro soprattutto per le nuove generazioni sempre pi disorientate da ritmi frenetici e da un modello di vita che falsifica ci che ieri appariva certo e vero Occorre cercare di rilanciare il concetto del villaggio locale da non contrapporre per al villaggio globale ma che sappia invece coniugare i benefici di una globalizzazione accorta e utile con quelli della tradizione e del territorio per legittimare la diversit come risorsa e non limite per la crescita umana L esempio dei Martiri ancora pi necessario in questa fase in cui rispetto alle precedenti generazioni appare attenuato il senso della storia e la capacit di progetto Ci aiuta a far maturare una pi incisiva identit culturale in grado di contrastare mode spesso acriticamente seguite che condizionano un mondo che guarda sempre pi alle apparenze E qui che serve anche la buona politica che deve ritornare a dialogare con la gente ascoltarla capirla per poter rispondere ai suoi bisogni e orientarli verso obiettivi coerenti con le persone e con la vita E indispensabile per superare questo momento di confusione e sconforto Il Paese vive in un clima di incontro mancato dove non si fa gioco di squadra dove domina la frammentazione dove si preferisce evidenziare le cose che separano piuttosto che quelle che uniscono Come afferma Papa Francesco in tempi di crisi globale dobbiamo scommettere sulla cultura dell incontro altrimenti perderemo tutti Bisogna abbattere il muro del pregiudizio diventato ormai una vera e propria patologia sociale A rendere possibile l incontro nella Polis deve essere il senso di appartenenza ad una Patria Patria che ha la stessa radice di Patrimonio cio quell insieme di valori che abbiamo il dovere di preservare e trasmettere agli altri I fatti che noi oggi commemoriamo sono inseriti in un contesto sociale e culturale di intense trasformazioni si passava gradualmente dalla Civilt Medioevale a quella Rinascimentale molto pi aperta e pi attenta ai bisogni dell uomo Anche oggi viviamo una fase storica caratterizzata da crisi profonde in cui si rischia di smarrire il senso della Comunit Ancora una volta il riferimento ai nostri Martiri dovr esserci di guida La loro modernit sta nell attualit dei valori che essi hanno professato seppero essere forti perch furono capaci di essere uniti Un popolo di Santi infatti Forse l unico esempio nella storia Santi che noi veneriamo con commozione e trasporto consapevoli di esserne i figli Figli ai quali ancor pi oggi vanno ricordate le parole del poeta Ferma ragazzo mio ferma il piede perch la terra che calpesti polvere di Santi Nei prossimi giorni pubblicheremo la relazione del Prof Marco Bartoli Ordinario di Storia Medievale Pontificia Universit Antonianum e presso LUMSA Libera Universit Maria Santissima Assunta in Roma Al link sottoindicato tutte le FOTO della Commemorazione

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Ultimo aggiornamento: 19/08/2013, 12:50

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