Stop alla violenza di genere
"Una giornata che deve riannodare i fili della memoria per affermare ancor di più i principi del rispetto e della sacralità della vita di ogni essere umano" (Commissario Filippi).

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Oggi ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in questo giorno attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
Il Commissario Straordinario, Dr.ssa Vincenza Filippi ha voluto organizzare un’iniziativa contro la violenza di genere.
“Questa giornata, che l'ONU ha dichiarato contro la violenza di genere per celebrare il ricordo delle tre sorelle dominicane morte come atto di estremo coraggio e resistenza alle persecuzioni subite dal potere politico tirannico, deve a mio avviso riannodare i fili della memoria per affermare ancor di più i principi del rispetto e della sacralità della vita di ogni essere umano, al di là delle connotazioni di genere", dice il Commissario prefettizio Dr.ssa Vincenza Filippi.
"Non si può disconoscere, peraltro, che troppe sono le discriminazioni, le molestie e ogni forma di violenza che le donne costantemente e quasi quotidianamente subiscono nei luoghi di lavoro, tra le mura domestiche. Né si deve far finta di niente e voltarsi dall'altra parte. Quasi ogni giorno i media raccontano di vittime innocenti che lasciano figli inconsapevoli e drammaticamente soli a causa di gesti folli compiuti da partner malati, incapaci veramente di amare perché non rispettano l'altro.
I dati sono drammatici e fotografano situazioni che avvengono in ogni parte del nostro Paese senza distinzioni di ceto o appartenenza.
Il lavoro svolto dalla Magistratura, dopo l'approvazione della normativa sul codice rosso e dalle forze dell'ordine, è costante, ma per operare un vero cambio di passo nella coscienza collettiva occorre, come sempre, una rivoluzione culturale ed educativa che formi, sin da piccoli, a riconoscere e apprezzare le differenze, al rispetto anche e soprattutto di coloro che versano in condizione di maggiore fragilità e vulnerabilità. Il Comune ha promosso questo momento di incontro per riflettere su tale drammatico tema e per contribuire a non dimenticare le tante, troppe, vittime innocenti”.
Il Com. Stefano Pezzulla e il Dr. Ezio Manzone hanno presentato il corso di difesa personale femminile. "Ho pensato di proporre questo corso", ha spiegato il Com. Pezzulla, "dopo che una mia agente è stata vittima di aggressione durante un servizio, in pieno giorno, in località Alimini. È rimasta bloccata come spesso accade. Questo episodio mi è rimasto impresso e quando sono diventato comandante ho deciso di fare qualcosa per le mie collaboratrici. Poi ho voluto estenderlo a tutte le donne e in futuro faremo un corso anche nelle scuole".
La Dr.ssa Barbara Ferrari, direttrice della Comunità Otranto Zoe, ha preso poi la parola: "Noi dovremmo educare i nostri figli e figlie alla parità di genere e i nostri educatori fanno questo in Comunità", presentando poi i ragazzi che hanno prodotto un bellissimo video e realizzato alcuni lavoretti per l'occasione.
La Dr.ssa Ginetta Martino, Presidente del CIF Provincia di Lecce: "Sono convinta che per risolvere delle situazioni delicate dobbiamo creare servizi. Bisogna fare discorsi concreti e non possiamo parlare di violenza femminile solo il 25 novembre, dobbiamo parlarne ogni giorno. Si parla tanto di violenza di genere ma si fa ben poco. Non abbiamo abbastanza servizi per le donne".
La Dr.ssa Francesca Lubelli, Referente dell'equipe Violenza di Genere Ambito Territoriale di Maglie, e la Dr.ssa Valeria Seclì, Rete CAV SanFra, hanno spiegato concretamente cosa possono fare le donne vittime di violenza o di stalking che decidono di chiedere aiuto: "Al tavolo sulla violenza di genere a Maglie siedono specialisti, avvocati, il pronto soccorso, ecc e siamo a disposizione sempre, supportarle in tutto. Due giorni fa abbiamo inaugurato lo sportello nel pronto soccorso dell'ospedale di Scorrano, per esempio, e questo è sintomatico del fatto che vogliamo diramarci sul territorio il più possibile. Ogni donna che seguiamo ha un progetto cucito su di lei. Siamo andati nelle scuole, abbiamo parlato con i ragazzi, con le famiglie e con i docenti, abbiamo proposto programmi anti violenza. Ma è opportuno che ci sia un supporto anche per gli uomini violenti affinché ci sia una contro tendenza".
Per finire, l'intervento del Dr. Vittorio Parmiani, Presidente della Consulta Giovanile di Otranto, che hanno allestito nella Sala Triangolare la mostra “Era solo uno schiaffo”: "Oggi ripresentiamo l'installazione Era solo uno schiaffo. Le ragazze in foto sono tutti membri della consulta truccate da Elisabetta Paiano, associate a delle frasi-stereotipi. Vogliamo scardinare alcune convinzioni, togliere il velo. Le foto qui ci circondano come le donne vittime di violenza che sono intorno a noi e spesso non lo sappiamo. Dobbiamo affrontare il problema alla radice, partiamo dalla genitorialita dando il buon esempio".